Guida all’Onboarding: come accogliere e integrare nuove risorse
Maggiore è il grado di soddisfazione del nuovo dipendente quando si approccia ad una nuova realtà lavorativa, maggiore sarà la possibilità che la risorsa rimanga in tale contesto.
Questo, riassumendo, è il vantaggio di un percorso efficiente di onboarding.
Onboarding: che cosa significa esattamente?
Si tratta di un percorso costituito da una serie di attività che l’azienda si occupa di proporre al neoassunto dal momento del suo arrivo, fino al termine della sua formazione.
Le fasi di questo percorso consentono alla nuova risorsa di conoscere la nuova realtà lavorativa in termini di struttura e cultura e di prendere da subito dimestichezza con le proprie mansioni e responsabilità.
Sono le Risorse Umane, in collaborazione con i datori di lavoro le figure preposte e incaricate di pensarlo e strutturarlo.
Come strutturare un percorso di onboarding?
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LE 4 FASI DELL’ONBOARDING
Come impostare il processo di onboarding?
Immaginiamo un’azienda come ad una casa: accogliere per la prima volta un lavoratore sarebbe in questo caso come aprire le porte di casa ad un nuovo ospite. Esistono dunque delle norme e delle accortezze che sarebbe bene seguire affinché il nuovo dipendente possa sentirsi accolto e integrato in un contesto lavorativo.
ESPLORA L’APPROFONDIMENTOBEST PRACTICES PER UN ONBOARDING EFFICACE
Che cosa si aspetta una nuova figura al momento dell’inserimento?
La postazione lavorativa, una visita dei locali, una presentazione aziendale e materiali formativi da consultare. Sono diverse le attività che puoi organizzare per far sentire a suo agio la nuova risorsa.
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Benefici concreti per le aziende
L’onboarding non è solo una buona prassi per l’immagine aziendale o per il coinvolgimento della nuova risorsa. Secondo alcuni studi, sono diversi i vantaggi che si possono misurare, e i KPI per gli HR li possono confermare.
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