cambiamento e innovazione

Un viaggio nel mondo dell’Intelligenza Artificiale: Macchina Vs. Umano

Sempre più spesso sentiamo parlare di Intelligenza Artificiale (IA), un argomento vasto e complesso sul quale si sta creando un divario sempre più marcato tra coloro che ne sostengono lo sviluppo e tra chi invece la percepisce come una minaccia da combattere. Di certo, tra favorevoli e contrari, la risposta giusta non esiste perché, come in ogni cosa, dipende dall’utilizzo che se ne fa e non dal mero strumento in sé.

Mattia Sclabas
Data Scientist

Prima di poter dare giudizi sull’Intelligenza Artificiale è necessario conoscere a fondo l’argomento perché solo così possiamo comprenderne vantaggi e svantaggi, sviscerando eventuali minacce nascoste e individuando le nuove possibilità offerte. Ecco perché, durante il nostro viaggio (questo è il primo di una serie di blog sull’argomento) affronteremo gli aspetti positivi senza trascurare quelli negativi.

 

Per poter dare pareri e valutazioni, partiamo quindi dall’inizio e rispondiamo alla domanda “Cos’è l’Intelligenza Artificiale?

Sul web si possono trovare diverse definizioni e, riassumendole tutte, possiamo definire l’Intelligenza Artificiale come una delle tecnologie più rivoluzionarie del nostro secolo, nonché la macroarea dedicata al trasferimento alle macchine della capacità di imparare, ragionare e operare come fossero un essere umano. Nel concreto non è nient’altro che un insieme di modelli matematico-statistici e di algoritmi che le permettono di apprendere le operazioni tramite esplicita programmazione o imparando dai dati e dall’esperienza.

Il vantaggio dell’intelligenza artificiale è che riesce a eseguire e risolvere in modo molto efficace problemi specifici e soprattutto ripetitivi. Ed è da qui che scaturisce la preoccupazione di una parte della popolazione che si chiede: “se l’intelligenza artificiale esegue i compiti prima prettamente affidati agli esseri umani, ci ruberà quindi il lavoro?

Per fortuna non è così o meglio, non è del tutto così. La IA opera molto bene in tutti quei task semplici e ripetitivi, automatizzandoli, e questo provoca una riduzione di alcuni posti di lavoro destando preoccupazione. Ansie solo da un lato comprensibili in quanto non c’è una vera propria sostituzione, parlerei invece del fenomeno come una vera e propria trasformazione digitale in atto, la stessa che si è verificata con l’avvento del computer, del telefono o dei macchinari nelle industrie, per citare degli esempi. In ogni fase temporale, infatti, si verifica un cambiamento.

Potremmo anche definirla, esagerando, una evoluzione”, di certo non giudicabile nella sua positività o negatività. Quello che possiamo invece fare è imparare a convivere con essa per sfruttarne i vantaggi, cavalcando l’onda del progresso.

 

Il focus, quindi, non dovrebbe essere discutere se l’Intelligenza Artificiale ci ruberà il lavoro, ma la domanda da porsi è “quali nuove opportunità può offrire?”

L’obiettivo è entrare in un’ottica di collaborazione sinergica tra essere umano e macchina. Le macchine intelligenti, infatti, oltre che ad automatizzare le operazioni ripetitive e a basso valore aggiunto, possono servire per dare informazioni precise e puntuali, utili per poter prendere le decisioni più giuste, questo analizzando grosse mole di dati in poco tempo. Ma non solo, la IA andrà a creare nuove frontiere di lavoro che saranno sempre più sviluppate e necessarie come la robotica, la guida autonoma, la medicina personalizzata e anche nuove forme d’arte. Tutte frontiere che genereranno nuovi posti di lavoro e necessità lavorative che ad oggi non possiamo neanche immaginare.

Non si parla quindi di sostituzione ma di cambiamento, ed è un’ondata evolutiva che non si può arrestare, bisogna però essere pronti e saperla valorizzare tramite:

  1. Investimenti continui in formazione e aggiornamenti;
  2. Adozione di mentalità flessibile e positiva ai cambiamenti per adattarsi nelle nuove dinamiche lavorative;
  3. Focalizzazione sulle skills proprie dell’uomo come l’empatia, la creatività e il pensiero critico che sono difficilmente replicabili da una macchina.

In conclusione, il confronto tra l’intelligenza artificiale e l’intelligenza umana è una tematica affascinante e complessa. Sebbene l’IA sia in grado di svolgere molti compiti in modo straordinario, è essenziale riconoscere e apprezzare le capacità uniche dell’uomo, come la l’inventiva, l’intuizione e l’empatia.

Per affrontare le sfide poste dall’IA è fondamentale adottare una prospettiva di collaborazione e responsabilità. Investire nella ricerca, nella formazione e nello sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale ci permetterà di sfruttare appieno il potenziale della tecnologia per il miglioramento della nostra società, mantenendo sempre al centro il benessere umano.

Ora che abbiamo chiarito che la IA non prenderà il nostro posto e ci siamo tranquillizzati, possiamo continuare questo viaggio di conoscenza.

Diamo vita ai tuoi progetti

Contattaci!

Iscriviti alla newsletter